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Notizie dalla Motor Valley

Telaio Dallara: una sicurezza dentro e fuori la pista.

La sicurezza rappresenta da sempre per Dallara uno dei pilastri dell'azienda: lo è stato nella progettazione e realizzazione della recente vettura stradale e lo è da sempre nella costruzione di vetture da corsa per i campionati di IndyCar, GP3, Super Formula, Formula E, F2 e F3.

La sicurezza al primo posto

Il marchio di Varano di Melegari da sempre investe sulla sicurezza delle proprie vetture progettando e costruendo strutture pensate per proteggere gli occupanti in caso di incidente. Molteplici sono le collaborazioni portate avanti con i centri di ricerca, le università e i laboratori di crash test con lo scopo di migliorare la sicurezza passiva delle intere vetture e delle varie strutture.

Le attività principali del brand sulla sicurezza sono la progettazione, il calcolo e la costruzione di strutture di crash; l'impostazione e gestione delle prove statiche e dinamiche di vetture racing con prove su telaio; prove statiche sull'intera vettura e sui suoi componenti e controllo qualità sulle strutture di sicurezza in base alle più moderne tecniche di controllo per validare la rispondenza del componente ai più stringenti requisiti di qualità. 

L'esperienza di Dallara in Formula 3

La Formula 3 è considerata come la miglior scuola per piloti professionisti. La continua crescita della categoria ha prodotto talenti che sono poi andati a vincere campionati di Formula 1, Sport e IndyCar, come Sebastian Vettel, Lewis Hamilton e Robert Kubica.

Per Dallara, dopo il suo debutto nel '78 ed il primo campionato italiano nel 1980, è iniziata una battaglia con i rivali francesi ed inglesi per il mercato internazionale, fino alla vettura Dallara F393 che - con il suo spinto livello di aerodinamica e l’introduzione del mono-ammortizzatore anteriore, tutt’ora in voga, ha permesso all’azienda di far sì che circa il 90% di vetture F3 nel mondo fosse Dallara; ad oggi quella quota è mantenuta e addirittura superata.

Quando il telaio Dallara salva la vita ai piloti

18 novembre, durante il Gran Premio di Macao di Formula 3 la 17enne Sophia Floersch viene coinvolta in un terribile incidente dopo che la sua Dallara, impennandosi fino a circa tre metri di altezza, si era schiantata contro le barriere di protezione.
A poco più di una settimana dall'incidente e dopo essere stata operata per una frattura alla settima vertebra cervicale, la giovane pilota è stata miracolosamente dimessa dall'ospedale e ha iniziato il suo percorso di riabilitazione per tornare subito in pista.

Sophia Floersch ha postato su Instagram parole di ringraziamento per tutto il team e anche per il telaio "Made in Italy" della sua monoposto, che, di fatto, le ha salvato la vita dopo il terrificante incidente.

«Sono sopravvissuta all'operazione, ci sono volute 11 ore. Spero che ora possa solo andare meglio. Un grande grazie ai medici di Macao, al locale staff di soccorso della Fia, al dottor Riccardo Ceccarelli, al mio team e ai compagni di squadra. Tornerò. Vorrei poi dire che la Dallara ha costruito davvero un grande telaio».

«Sono orgoglioso: il merito è dei nostri ragazzi in fabbrica e della capacità del Made in Italy; in particolare per gli accorgimenti nella parte anteriore della vettura che sono riusciti a preservare le gambe di Sophia -ha risposto Giampaolo Dallara, fondatore e patron della scuderia - La chiamerò quando starà meglio», ha aggiunto l'82enne ingegnere emiliano.

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